La Belt and Road Initiative (BRI), nota anche come One belt, One Road (OBOR), rappresenta un ambizioso progetto politico volto a sviluppare nuove relazioni commerciali con i paesi esteri, implicando, in particolar modo, un programma di infrastrutture del valore stimato di 5 miliardi di dollari che coinvolge Asia, Medio Oriente, Europa e Africa.
Tale progetto include lo sviluppo di due rotte principali e le relative infrastrutture: la "Silk Road Economic Belt" (Belt) attraverso l'Asia centro-occidentale e l'Europa centrale e la "21st Century Maritime Silk Road" (the Road), la quale collega Asia sud-orientale, Oceania, Africa del Nord fino all'Europa, contesto geografico all'interno del quale l'Italia gioco un ruolo vitale.
Il progetto di ricerca, sviluppato dall'Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, in cooperazione con le Università di Genova, dell'Insubria e di Trieste, mira a identificare i possibili strumenti legali che possano attrarre investitori cinesi e permettere loro il finanziamento per la costruzione e/o operatività di infrastrutture di trasporto in Italia, in linea con la legislazione italiana ed europea e con la necessità di una condizione di sostenibilità sia da una prospettiva ambientale che culturale.
A tal fine, il progetto necessariamente implica ampie questioni di natura interdisciplinare, che riguardano la valutazione dei requisiti e dei limiti, secondo la legge cinese, legati agli investimenti di una società cinese privata o pubblica nel settore delle infrastrutture in Occidente, l'esistenza e la natura della competenza dell'Unione Europea a cooperare in maniera diretta con la Repubblica Popolare cinese, i possibili strumenti ADR applicabili alle eventuali controversie, nonché la sostenibilità della BRI da un punto di vista ambientale e culturale.
La Belt and Road Initiative interessa, inoltre, tutti i settori dell'economia e della cultura, con possibili effetti sui profili di ricerca oggetto del presente progetto di ricerca.
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