Porre fine al cambiamento climatico, avviare il clima del cambiamento. #ClimateOfChange

1 - Povertà zero, Progetti in ambito di ricerca, Progetti in ambito di terza missione, Africa subsahariana, Europa

Iniziativa finanziata dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma DEAR (Development Education and Awareness Raising Programme)

Stimolare i giovani europei a comprendere le complesse relazioni tra cambiamenti climatici e migrazioni per creare un movimento di persone informate, pronte a cambiare stile di vita e a richiedere nuove politiche di sviluppo è l’obiettivo di End Climate Change, Start Climate of Change – in breve #ClimateOfChange – l’iniziativa finanziata dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma DEAR (Development Education and Awareness Raising Programme), che sostiene progetti che coinvolgono cittadini e cittadine dell’Unione europea in questioni sociali, economiche e ambientali di rilevanza mondiale.

Modificare il proprio comportamento individuale però non basta: è necessario creare un network europeo di giovani che insieme si attivano per chiedere un cambiamento collettivo, a livello locale, nazionale ed europeo. Ad unire le forze per raggiungere lo scopo sono 16 organizzazioni europee guidate da WeWorld – tra organizzazioni della società civile, università e ONG – che dall’inizio del 2020 sono al lavoro per progettare in sinergia non solo ricerche e dibattiti nelle scuole e nelle università ma anche una campagna paneuropea di comunicazione e sensibilizzazione, online e offline, che interesserà milioni di ragazzi e ragazze dai 16 ai 35 anni che vivono in 23 stati membri dell’UE.

Nei 40 mesi di intervento #ClimateOfChange mira a creare un movimento di persone informate pronte non solo a mutare le proprie abitudini a favore di uno stile di vita sostenibile e responsabile ma anche disposto ad attivarsi per chiedere delle politiche di sviluppo per affrontare il riscaldamento globale, riconoscendo quest’ultimo, nella sua complessità, come uno dei motori principali delle migrazioni e dello sfollamento forzato delle popolazioni. L’idea di base che guida infatti tutte le nostre attività è che il contrasto ai cambiamenti climatici non passa esclusivamente dalla volontà delle persone ma è necessario uno sforzo congiunto di cittadini, cittadine e decisori politici. 

L’Università di Bologna al progetto partecipa tramite il coinvolgimento di quattro dipartimenti (Scienze politiche e sociali (DSPS), Scienze e tecnologie agroalimentari (DISTAL), Sociologia e diritto dell’economia (SDE) e Storia culture civiltà (DISCI)) in un’ottica di interdisciplinarietà. L’ambizione è quella di creare un movimento di persone informate pronte non solo a mutare le proprie abitudini a favore di uno stile di vita sostenibile e responsabile ma anche disposto ad attivarsi per chiedere delle politiche di sviluppo per affrontare il riscaldamento globale, riconoscendo quest’ultimo, nella sua complessità, come uno dei motori principali delle migrazioni e dello sfollamento forzato di popolazioni.