Educazione inclusiva per i bambini con disabilità in Kosovo

PROGETTO DI RICERCA

Il progetto mira all’implementazione di un corso di studi universitario che ha l’obiettivo di far acquisire agli insegnanti competenze che possano favorire i processi di inclusione degli alunni con disabilità. L’inclusione scolastica è necessariamente collegata alla formazione degli insegnanti, che debbono acquisire nuove competenze e pratiche didattiche innovative e/o riformulare, in una prospettiva inedita, la percezione del proprio modo di insegnare nel gruppo classe; è inevitabile, però, che tutto ciò riaccenda nuove riflessioni, sul piano culturale e su quello delle politiche educative, finalizzate a dare maggior significato e nuovi stimoli alla tutela dei diritti all’apprendimento per tutti gli alunni e, in una prospettiva più ampia, alla tutela dei diritti di tutti i cittadini a sentirsi «parte attiva» della nazione stessa.

Save the Children, capofila del progetto, ha consentito un lavoro congiunto tra la Facoltà di Educazione dell’Università di Prishtina e il Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna, con l’intento di giungere a questi obiettivi:

  • introdurre contenuti relativi all’istruzione inclusiva nel curriculum standard per la formazione degli insegnanti;
  • sviluppare un programma di Master in «Educazione inclusiva».

 

Il progetto ha permesso di stilare una prima bozza dell’«Inclusive Education Program» per il livello Master. Su un piano strettamente pedagogico, l’azione di accompagnamento e di co-costruzione del programma è stata avviata condividendo prioritariamente, con i colleghi dell’Università di Prishtina, i nodi centrali strettamente connessi alla prospettiva pedagogico-inclusiva e ha permesso poi di abbozzare il profilo di un ipotetico «insegnante inclusivo». Questo profilo è stato via via definito nel corso delle missioni a Prishtina, nei due anni di lavoro, mettendo in risalto le competenze teoriche e pratiche che, nell’ambito della didattica per l’inclusione, erano da considerarsi irrinunciabili.

Le foto sono scattate in una scuola primaria della periferia di Pristhina (Kosovo). Si tratta di una classe con alunni di un’età che va dagli 8 ai 16 anni. Tra gli alunni, ci sono, infatti:

  • un alunno con Sindrome di Down, di circa 10 anni, accolto – su base volontaria (non esiste una legislazione in materia) – dall’insegnante. L’alunno con Sindrome di Down è seguito da un compagno, perché la classe è molto numerosa e l’insegnante è da sola;
  • tre studenti (trai 14 e i 16 anni) con deficit intellettivo, accolti sempre su base volontaria dall’insegnante. Ad aiutare l’insegnante, per gli spostamenti nell’edificio ecc., c’è una mamma: i genitori si turnano per aiutare l'insegnante.


Partenariato

Coordinatore:

  • Save the children

Partner:

  • University of Prishtina, Kosovo
  • Alma Mater Studioum – Università di Bologna, Dipartimento di Scienze dell’Educazione
  • Ministero della Pubblica Istruzione, della Scienza e della Tecnologia della Repubblica del Kosovo