Dall'Etiopia all'Alma Mater: i Corridoi Universitari per studenti rifugiati attraverso le parole dei protagonisti

28 ottobre dalle 9 alle 11, online sulla piattaforma Microsoft Teams

Giovani studenti che, fuggiti dal loro paese dorigine, hanno raggiunto lEtiopia dove hanno ottenuto lo status di rifugiato, ora possono proseguire gli studi allUniversità di Bologna grazie al progetto UNI-CO-RE, promosso da Alma Mater e UNHCR Italia insieme ad unampia rete di partner.

Questo il link per seguire l'evento online - Piattaforma Microsft Teams

In alternativa, è possibile collegarsi a Lezioni Online di Humanitarian Communication, sulla pagina web Didattica del Prof. Pierluigi Musarò:https://www.unibo.it/sitoweb/pierluigi.musaro/didattica

Il 28 ottobre dalle 9 alle 11 si parlerà di “Corridoi universitari” tra l’Etiopia e l’Italia, progetto che dà la possibilità a studenti rifugiati di proseguire il loro percorso accademico in un’Università italiana. Il progetto pilota, attivato dall’Università di Bologna per due anni accademici (2019/2020 e 2020/2021), ha raggiunto con successo gli obiettivi fissati e per questo motivo UNHCR ha deciso di realizzare la seconda edizione dei corridoi universitari per rifugiati, finalizzato a consentire l’ingresso regolare in Italia per l’iscrizione universitaria alla laurea biennale-magistrale di 20 studenti rifugiati (University Corridors for Refugees, UNICORE 2.0 -Etiopia 2020-22).

La giornata, introdotta e moderata dal Professor Pierluigi Musarò, vedrà coinvolti vari partner del progetto che attraverso i loro interventi presenteranno una panoramica del passato, presente e futuro dell’iniziativa. Il 28 ottobre sarà un momento di riflessione delle esperienze passate, del ruolo dell’Università di Bologna come promotore e coordinatore di attività e progettualità per il presente e il futuro di UNI-CO-RE, in considerazione dell’esperienza maturata durante il primo progetto pilota dei corridoi universitari. Lasciando spazio anche a testimonianze personali come quella di Yohannes Sisay Molla, studente rifugiato vincitore del programma UNI-CO-RE e tuttora all’interno del progetto.

Dopo i saluti istituzionali di Marco Castrignanò, Direttore del Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia, per l’Università di Bologna interverranno Alessandra Scagliarini, Prorettrice per le relazioni internazionali, la quale presenterà UNI-CO-RE inserendo il progetto nell'attività di internazionalizzazione di UNIBO e nell’impegno più vasto dell’Università a favore di studenti rifugiati e la docente Stefania Varani, coordinatrice della prima edizione del progetto UNI-CO-RE che parlerà delle diverse tappe finora eseguite di questo progetto pilota. Andrea Pecoraro di UNHCR Italia presenterà il Manifesto delle Università a favore dei rifugiati e la disseminazione dell'esperienza bolognese ad altre Università italiane (UNICORE 2.0). Patrizia Mondin, Direttrice dell’Azienda Regionale per il diritto agli studi superiori (ER.GO) della Regione Emilia-Romagna, presenterà l’esperienza di coinvolgimento di Er.GO nel progetto. Matteo Scagliarini, membro di una famiglia accogliente indicata da Caritas, esporrà il coinvolgimento di una famiglia cattolica all’interno del progetto. Infine, Siid Negash parlerà del ruolo dell’associazione Next Generation Italy, del quale è Presidente, nelle esperienze di accoglienza e integrazione degli studenti accolti.

Grazie al progetto University Corridors for Refugees, sono stati accolti l’11 settembre 2020 a Roma i venti rifugiati destinatari di borse di studio che proseguiranno il loro percorso accademico in dieci atenei italiani. Gli studenti provengono da Eritrea, Sudan, Sud Sudan e Repubblica Democratica del Congo, e sono stati selezionati sulla base del merito accademico e della motivazione, attraverso un bando pubblico, da una commissione di selezione individuata da ciascuna Università. Una volta completato il periodo di quarantena reso obbligatorio dall’emergenza Covid-19, gli studenti inizieranno il loro percorso universitario presso le Università di Cagliari, Firenze, L’Aquila, Milano (Statale), Padova, Perugia, Pisa, Roma (Luiss), Sassari, e Venezia (IUAV).

UNI-CO-RE si inserisce nell’ambito delle attività di Unibo for Refugees, l’iniziativa dell’Università di Bologna pensata per sviluppare forme di integrazione per gli studenti costretti a interrompere il proprio percorso formativo perché perseguitati o in fuga da zone di guerra.