Foucault, M., Paris: Gallimard, 2024
Il volume raccoglie una serie di testi inediti che testimoniano del profondo lavoro di Michel Foucault su Friedrich Nietzsche. Questi scritti coprono due importanti fasi della vita intellettuale di Foucault: gli anni '50, periodo durante il quale il giovane filosofo esplora Hegel, la fenomenologia e il marxismo, sviluppando nuove metodologie per una filosofia basata sull'esperienza e sull'analisi del discorso. Successivamente, dopo la pubblicazione de Le parole e le cose nel 1966, Foucault ritorna con decisione su Nietzsche. Questo ritorno segna un punto di svolta, poiché adotta l'approccio genealogico per rilanciare il suo progetto su una storia della verità.
Michel Foucault, verso la fine della sua vita, riflette su come Nietzsche e Heidegger avessero segnato un "choc filosofico" per lui, pur ammettendo di non aver mai scritto su Heidegger e di aver dedicato a Nietzsche solo un breve articolo, nonostante fossero gli autori che aveva più letto. Sottolineava l'importanza di mantenere alcuni autori come interlocutori silenziosi nel proprio pensiero, senza necessariamente scrivere su di loro.
Questa collezione di scritti è quindi cruciale per capire come Foucault abbia interpretato e integrato Nietzsche nella sua filosofia, specialmente nei momenti chiave della sua carriera. Attraverso questi testi si può apprezzare l'evoluzione del pensiero foucaultiano e il modo in cui Nietzsche ha influenzato la sua metodologia e il suo approccio storico-filosofico.