Elisa Giusti - Letture nell'era della robotica

Liceo Sabin Bologna

 

Il percorso didattico è stato pensato per una classe IV del Liceo delle Scienze applicate. Gli allievi avevano frequentato, durante il terzo anno, un corso di robotica di base tenuto da un docente dell'Istituto, il Liceo A.B. Sabin, e nel quarto anno stavano partecipando al progetto “Stem4future”, in collaborazione con la Scuola Superiore S. Anna di Pisa, sempre nell'ambito della robotica e dell'intelligenza artificiale. In questo contesto è nata l'esigenza di accompagnare l'acquisizione di conoscenze tecnico-scientifiche a una riflessione sul rapporto tra robot ed essere umano. Ci troviamo, infatti, solo all’inizio di una grande rivoluzione, che gli scienziati stessi ritengono epocale e non priva di criticità. E' impossibile prevedere con certezza le conseguenze e comprendere fin da ora l'inevitabile trasformazione che comporterà per la cultura e la società, ma possiamo avviare una riflessione in merito, proprio grazie alla letteratura.

La stessa parola “robot” nasce dalla letteratura e non dalla scienza. L'invenzione di scrittori e drammaturghi si è mostrata visionaria negli esiti che la scienza avrebbe avuto. L’immaginazione è divenuta per molti aspetti, con l’evoluzione della tecnologia, realtà, perché l’esigenza di replicare l’essere umano e di riprodurne artificialmente l’intelligenza, anche e soprattutto per asservirla all’uomo, è antica ed è un desiderio che l’umanità ha fin dalle origini.

Tale aspirazione, nei secoli, si è tradotta nella costruzione di automi, ma oggi, grazie ai progressi nel campo dell'intelligenza artificiale, è possibile realizzare robot umanoidi sempre più simili agli umani, per forma, funzioni e capacità, anche legate alla relazione affettiva e sociale, oppure robot per noi invisibili, ma sempre ispirati alla natura umana, che possono sostituirci anche in attività che riteniamo proprie dell'uomo, come la partecipazione on line a un dibattito politico o attività creative, come la scrittura di un’opera letteraria.

Il percorso si propone di sviluppare un atteggiamento critico e consapevole rispetto ai mutamenti che comporterà l'avvento della robotica e un primo approccio alla cosiddetta “roboetica”.

I nuclei tematici essenziali e ricorrenti delle letture, dall'Iliade fino al romanzo di Ian Mc Ewan “Macchine come me” del 2019, si possono così sintetizzare: il desiderio dell'uomo di replicare se stesso, il mito della macchina che solleva l'umanità dalla fatica, l'amore per una creatura artificiale che riflette l'immaginario e le aspettative dell'artefice/programmatore, la perdita di controllo di una prodigiosa invenzione, le conseguenze dell'irruzione della macchina umanoide nel tessuto socio-economico, la possibilità di distinguere robot ed essere umano, l'atto creativo dell'invenzione letteraria nell'era dell'intelligenza artificiale.

Dal punto di vista didattico, il percorso è stato suddiviso in tre parti. Nella prima, la classe ha affrontato in aula la lettura guidata dei passi letterari, ad eccezione dei racconti e romanzi di I. Asimov, che erano stati letti al biennio (cfr. elenco delle letture). L'affidamento della classe al docente di italiano in curricolo verticale, senza frattura tra primo biennio e secondo biennio, ha facilitato il recupero delle conoscenze precedentemente acquisite, risultate poi fondamentali.

Il mito di Talos, il mito di Cadmo e di Pigmalione sono stati raccontati in modo aderente alle fonti: l’indirizzo di studi della classe pone limiti all'accesso dei testi classici in lingua originale, tuttavia è possibile ugualmente soffermarsi sull'uso di alcuni termini o espressioni e fornirne il significato. Proseguendo con l'antologia di testi, il dramma di Karel Čapek R.U.R., I robot universali di Rossum è stato presentato in un adattamento edito da Radiotre (cfr. pp di presentazione); l'opera teatrale Minnie la candida di Bontempelli, i romanzi brevi Storia filosofica dei secoli futuri di Nievo e Il grande ritratto di Buzzati sono stati presentati per brani scelti.

Parallelamente alla lettura, è stato progressivamente definito il lessico essenziale dell'argomento, distinguendo tra “golem” - parola dell'ebraico moderno per “robot” -, “automa”, “robot”, “androide”, “robot umanoide”, “replicante”, e “cyborg”, con le relative etimologie, fortemente significanti.

Nella seconda parte del percorso, sono stati sottoposti alla classe articoli di giornale, in cui si affrontavano gli stessi nodi critici rilevati dalla letteratura nel corso dei secoli e più recentemente dalla letteratura fantascientifica. Si è proceduto inoltre alla lettura dei “Principi di Asilomar”, il documento sottoscritto nel 2017 da un ampio spettro della comunità scientifica internazionale e dal mondo dell'imprenditoria, che si propone di affrontare le problematiche etiche, sociali, culturali dell'IA.

Nell'ultima parte, infine, essendo stata conclusa per casa la lettura del romanzo “Macchine come me” di Mc Ewan, ci si è concentrati sulla problematizzazione dei nodi concettuali, in preparazione alla produzione di un testo argomentativo. Un passaggio fondamentale è stato enucleare i temi ricorrenti, che possono costituire ancora spunti di riflessione nel presente. Per ciascuno di essi, la classe ha elaborato una mappa concettuale, con riferimenti alle singole fonti. Ad es. il tema dell'amore per una creatura artificiale, che riflette l'immaginario dell'artefice/programmatore, è stato individuato nel mito di Pigmalione, ne Il grande ritratto di Buzzati e in Macchine come me di Mc. Ewan.

Al termine del percorso, l'attività è stata valutata in due forme: per quanto riguarda le conoscenze letterarie, tramite interrogazioni orali; per le capacità di riflettere sugli argomenti affrontati, è stata richiesta l'elaborazione di un testo argomentativo. 

 

Letture del percorso didattico

 

Iliade, XVIII, vv 375-377 e vv 418-421: Efesto e le sue creazioni

Il mito di Talos, Apollonio Rodio, Argonautiche IV, 1638-1693

Il mito di Cadmo, Esiodo, Teogonia, vv 933-937; Euripide, Baccanti, vv 1330-1339; Ovidio, Metamorfosi, IV, 562-603

Il mito di Pigmalione, Ovidio, Metamorfosi, V, 243-297

Il golem ebraico nella rivisitazione di P. Levi, Il servo, dalla raccolta Vizio di forma (1971)

I. Nievo, Storia filosofica dei secoli futuri (1860)

K. Čapek, R.U.R., I robot universali di Rossum (1920)

M. Bontempelli, Minnie la candida, (1927)

D. Buzzati, Il grande ritratto (1960)

Ian Mc Ewan, Macchine come me (2019)

 

Letture affrontate nel primo biennio

 

I.Asimov, Io robot, 1950; Chissà come si divertivano, 1954; L'uomo bicentenario,1976

R. Bradbury, Fahrenheit 451, 1953

I.Calvino, Cosmicomiche, 1964

P. Dick, Il cacciatore di androidi, 1968

Primo Levi, Vizio di forma, 1971

 

15 febbraio 2021