Dell'utilità e il danno dell'algoritmo per la vita. Dell'artificialità intelligente e del potere

Michele Filippini discute "L’algoritmo definitivo" di Pedro Domingos.

  • Data: 10 NOVEMBRE 2021  dalle 17:30 alle 19:30

  • Luogo: Diretta streaming sulla pagina Facebook @Algoritmopotere - Evento online

Dell'utilità e il danno dell'algoritmo per la vita. 

Dell'artificialità intelligente e del potere

Ciclo di seminari

A cura di: Maurizio Ricciardi e Raffaella Baritono

Michele Filippini discute L’algoritmo definitivo di Pedro Domingos

evento online

Il seminario avrà luogo sulla piattaforma Zoom, in diretta streaming sulla pagina Facebook @Algoritmopotere

> https://www.facebook.com/Algoritmopotere

Scopo del ciclo di seminari è quello di discutere gli ambiti in cui l’algoritmo e più in generale le tecnologie digitali stanno diventando il criterio fondamentale organizzativo e simbolico delle forme sociali e di potere. È nostra intenzione fare dei seminari di discussione, quindi non necessariamente con specialisti dei diversi ambiti che verranno attraversati. Si tratta piuttosto di porre domande a determinati testi, per discutere insieme dei problemi che essi suscitano. Dal punto di vista pratico ogni seminario prevede la lettura ragionata di alcuni testi da parte di una relatrice o relatore e una successiva discussione.

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La creazione dell'algoritmo definitivo non è altro che l’estrazione della ricorsività/probabilità/uniformità da un dato set di dati. Una regola che è ignota e quasi impossibile da rappresentare, perché dipende da miliardi di interazioni individuali, e che si modifica continuamente perché riformula se stessa ad ogni ulteriore interazione analizzata. La discussione verte sulle domande che derivano da questa prospettiva: 1) Si tratta di un processo neutro? 2) Cos’è che realmente estraggono questi algoritmi da un set di dati? 3) La valorizzazione economica di questi algoritmi non dipende proprio dal punto 2? 4) Cosa ci dice il fatto che nelle differenze tra le diverse famiglie di algoritmi (simbolisti, connessionisti, evoluzionisti, bayesiani, analogisti) riemergono le dicotomie classiche della filosofia moderna? 5) La previsione di un’integrazione degli algoritmi nella persona, in un futuro nel quale molte delle incombenze potranno essere delegate all’alter-ego-algoritmo che ci conosce benissimo, si porta dietro la proposta della “proprietà dei propri dati” e di un “sindacato dei dati”, ma lascia scoperto il vero problema, quello della proprietà del plus- (di valore, di potere, ecc.) generato dalla cooperazione.