Genere, potere e violenza in rete

Cosa succede quando la violenza di genere si sposta sul digitale? Ne parliamo con Chiara Gius, professoressa dell’Università di Bologna, e Anita Lombardi, operatrice della Casa delle donne.

Pubblicato il 12 novembre 2025 | Compass: una bussola sull'attualità

Episodio 4 | Genere, potere e violenza in rete

Nella quarta puntata di Compass – una bussola sull’attualità, dal titolo “Genere, potere e violenza in rete”, affrontiamo un tema urgente e sempre più spesso presente nel dibattito pubblico: la violenza di genere nel mondo digitale. Ospiti della puntata sono Chiara Gius, professoressa dell’Università di Bologna esperta di media e rappresentazioni di genere, e Anita Lombardi, operatrice della Casa delle donne per non subire violenza, centro antiviolenza nato a Bologna nel 1990 e tuttora punto di riferimento della città per il supporto alle vittime e la promozione di una cultura femminista. 

La puntata parte da una domanda cruciale: cosa si intende per violenza di genere online? Il fenomeno è di difficile definizione e comprende tutte le forme di abuso e discriminazione esercitate attraverso strumenti digitali, che colpiscono le donne proprio in quanto donne. Si tratta di un’estensione nello spazio virtuale di dinamiche sociali radicate, dove la violenza non è un episodio isolato ma un sistema che si riproduce in nuovi contesti, in un’interconnessione tra digitale e reale che è anche uno degli aspetti più significativi emersi dal dialogo.  

Il confronto tocca anche il ruolo delle istituzioni e dei centri antiviolenza (CAV), che restano un presidio fondamentale di ascolto e supporto. Tuttavia, Lombardi racconta che esistono ancora molti limiti in questo sistema, dati per lo più dalla mancanza di finanziamenti che non sono nemmeno vicini “a quello che servirebbe per realizzare una risposta efficace al bisogno che esiste”. La professoressa Gius, invece, evidenzia la necessità di strumenti per tutelare le persone dalla violenza digitale di genere, anche e soprattutto, attraverso il riconoscimento delle responsabilità degli abuser, che nell’agire violenza nella rete rischiano di rimanere impuniti. 

Come sempre, la puntata si chiude con una riflessione sul futuro: In che direzione stiamo andando? Secondo le ospiti, alcuni segnali positivi ci sono ma la strada resta lunga. In particolare, Gius evidenzia come la violenza digitale di genere abbia messo a nudo l’interconnessione tra la dimensione pubblica e privata degli abusi, rendendo la questione ancora più urgente.