Quando la cronaca incontra la giustizia, il 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗶𝗻𝗲 tra informazione e spettacolo si assottiglia. Un viaggio tra norme, etica e libertà di stampa per riscrivere l’𝗲𝗾𝘂𝗶𝗹𝗶𝗯𝗿𝗶𝗼 tra diritti.
Pubblicato il 25 giugno 2024 | Diritto & Diritti
Il progetto nasce all’interno dell’insegnamento di “Diritto dei Media” del corso di laurea magistrale in Comunicazione giornalistica, pubblica e d’impresa e approfondisce la relazione tra diritto di cronaca e presunzione d’innocenza, alla luce del fenomeno della spettacolarizzazione della cronaca giudiziaria.
Partendo da un’analisi della normativa nazionale e comunitaria si propone una riflessione sul bilanciamento tra i diversi diritti in gioco, costituzionalmente riconosciuti: da un lato la tutela della dignità umana e il diritto ad un giusto processo, dall’altro la necessità di tutelare la libertà informazione, specie in relazione a processi di pubblico interesse.
Il rispetto della presunzione di innocenza costituisce inoltre uno specifico dovere dei giornalisti. Su questi presupposti sono presi in esame alcuni aspetti della direttiva europea (dir. 2016/343/UE), recepita dalla recente della riforma della giustizia (cd. “Riforma Cartabia”), riflettendo sulle sue conseguenze sul sistema informativo.
Ecco qui di seguito la presentazione di Claudia Cavagnuolo che approfondisce questo tema.
Quando la giustizia diventa show e l’informazione sfuma nella narrazione, quali sono i confini tra diritto di cronaca e presunzione d’innocenza? Un percorso tra norme, etica e libertà di stampa per capire l’impatto della “Riforma Cartabia” e ridefinire l’equilibrio tra i diritti.