Pierangela Rossi è nata a Gallarate (Va) nel 1956 e vive a Milano, dove svolge attività di critica poetica per il quotidiano Avvenire. Collabora a Studi Cattolici e ai Laboratori di Poesia di A. Canzian. Ha scritto saggi di critica d'arte e organizzato mostre. Ha pubblicato, di poesia, la plaquette "Conchiglie" (1993) e i volumi "Coclea e Kata" (Campanotto, 2000), "Zabargad" (Book editore, 2001), "Crisolito" (sulla rivista "Steve" numeri 24, 25, 26, nel 2002-2003), "Kairos" (Aragno, 2007, finalista nella terzina del Viareggio-Rèpaci), "Zenit" (Raffaelli editore, 2013), e da Campanotto, nel 2013, "Ali di colomba", "Punti d'amore" e il libro di poetica "Intorno alla poesia". Sulla rivista "Incroci", è uscito il poema "Euridice" (secondo semestre del 2013). Le ultime pubblicazioni sono le plaquette "A Paolo" (pulcinoelefante, 2014) e "A Paolo" (M.me Webb, 2015), i volumi di versi "Carte del tempo" (Campanotto, 2015), "Avventure di un corpoanima " (puntoacapo, 2017) e "Polvere di stelle Polvere di foglie" (puntoacapo, 2018).
Timo giallo al cedro, rose, helleborus
riuniti sui balcone del floricultore
Andromeda bianca polifolia
e sassifraga aurensis
contigue per necessità
Caladum e cosmico spinosis
dove le piante madri non sono in vendita
La datura che le lampade ha inventato
Il croton lussurioso di rimpianto ai fiori
a balze verdi, rosse e gialle
e venature dette variegate.
Prunus nigra, cydonia e plotinia intorno a un faggio leggerdario
Spirea e leucotea, e gerbere con stelle di Natale
e poi
clematis bianchi, fittonia
a verde piccolino
coltivata.
Margherite bianche le migliori
se a dimorfoteca
con soprabito viola.
Spina di Cristo, spina cactus
e mantello di porpora.
Nun sum dignus
e piove, sono le tre di venerdì
Camelie di perfezione
architettonica estenuate,
Simili a cinerarie popolose,
alle pratoline multicolori.
Bordi alati e piove
su una pianta d'Ananas
e altre grasse piante
che non chiedono acqua.
Euphorbia con ranuncoli giganti
Piumosa begonia,aeonium nero
e il mistero della hix.
Lantana deliziosa, maranta
amabilis
Dracena millenaria per ospitalità
L'enigma di un Dio bambino
nell'inventare i fiori e foglie
a custodire
Se Chiara uscendo sceglie
la minima creatura verde di trifoglio.
Si perdono i profumi. Respiro.
Fuori, colline basse
al filo
d'orizzonte rispettose.
San Grato, cimitero
austero di cipressi
e fiori immaginari arruffati
al ciglio
di una strada che non si sa dove, va.
(A dimostrare che Lui non solo esiste
ma ama esagerare
nei dettagli di calligrafo reale)
2000