Stefano Maldini

Stefano Maldini è nato a Cesena nel 1972 e attualmente insegna Lettere presso il Liceo Monti della sua città, dove è responsabile degli scambi internazionali e degli incontri con l’autore. Formatosi all’Università di Bologna sotto la guida di Ezio Raimondi, i suoi molteplici interessi - tra cui la poesia e il tema del viaggio - lo hanno portato in passato a collaborare con varie istituzioni, come il Centro di poesia Contemporanea della stessa università, la Regione Emilia-Romagna e il Centro Nazionale Studi Leopardiani, per i quali ha curato opere, organizzato eventi, coordinato progetti nazionali e internazionali. Tra le guide, tradotte in diverse lingue, le più importanti sono Provincia di Forlì Cesena (Touring Club, 2003), Puglia (Mondadori, 2003) ed Emilia Romagna. Terra con l’anima (2009). In ambito letterario è autore delle raccolte poetiche Deserto bianco (2020), La festa di un giorno normale (2012) e Luce instancabile (2005), tutte edite da Raffaelli; ha inoltre ideato insieme a Federico Marchese il progetto Padretempo (Cesena, 2014) e lo spettacolo Foglie di luce dal mare (da cui è tratto l’omonimo volume pubblicato da Risguardi nel 2011), nei quali dialogano tra loro pittura, scultura, musica e parole. Un suo testo con incisione di Federico Guerri, Oceano tra le mie dita, è stato inserito nella collana “Orme leggere” (2019); in memoria di Tolmino Baldassari ha infine realizzato con l’artista Massimo Pulini e lo stampatore Giampiero Guerri l’opera in edizione numerata Sarà questa la vita (2011). Ha fatto il suo esordio nella narrativa con Bum, morto! (CartaCanta, 2014), un romanzo familiare in cui la storia di un ragazzo disabile, Andrea, viene narrata dal punto di vista del fratello, l’autore, che, dopo anni di lontananza, si riavvicina a casa. A seguito di quest’ultima opera, l’autore è stato invitato a partecipare a diversi dibattiti pubblici e incontri nelle scuole, oltre che a tenere incontri formativi rivolti in particolare ai siblings.

 

e giocare a girare
con le biciclette,
nella piazza di Forlì -
sarà questa la vita, sarà
questo girare in cerchio
sempre, un po’ più vecchi
un po’ più uguali? sarà
questo vento calmo, ci diciamo
l’aria di fine dell’estate
che tagliamo con il naso,
una carezza leggera
sulle pietre della strada

 

da Luce instancabile 2005 Raffaelli Editore



 

fermati e guardami
io non sono niente
mi affaccio come tutti
dall’intreccio dei pensieri
mi spingo più lontano
raggio laser verso il cielo
una vedetta che si affila
al vento limpido della vita

adesso ascoltami
oscillano i nostri corpi
rotolano allegri nel buio
e poi si riavvolgono
la casa lontana li chiama
bandiere confuse
fra il tempo dell’inizio
e l’unica possibile uscita

e alla fine toccami
prendimi se ci riesci
rincorrimi fra i gomitoli
del nostro codice segreto
diventare tuo padre
è rivivere ma anche
ricordalo, morire
fuggire via da me


da Deserto bianco 2020 Raffaelli Editore

 

guarda come la paura
si decanta e lascia a fianco
una polvere che non ti stanca
ti circonda
come un'alba che si allarga


da La festa di un giorno normale 2012 Raffaelli Editore

 

ho fumato la pipa domenica sera
a Bagno Vignoni - l’anima d’acqua
mi parlava degli uomini, che si avvicinano
e passano, senza ascoltare il riflesso lunare
e a te del nostro lungo abbraccio
che non sa esistere disincarnato - ho alzato
lo sguardo piano, ripetendo con la mano
un gesto noto di carezza, disabituato dalla fretta
e visti alla finestra, nella nebbia che si alzava
mescolata al fumo dolce del mio Troost
appena comperato, eravamo un po’ bambini
cioè il mondo, e insieme il suo significato

da Luce instancabile 2005 Raffaelli Editore

 

luce di maggio luce
che sali dal mare
curva e promessa ventosa


luce che spogli i corpi sull’acqua
fai sposi i bambini
e ripulisci i silenzi


luce che finisci
e ogni fine è una ferita
che rinasce non lasciarmi


germogliare dai pensieri
non lasciarmi mai senza
nella notte breve della vita…

 

da Luce instancabile 2005 Raffaelli Editore

 

una folla la sera si alza
dall’acqua e ritorna
al suo cuore di fuoco e sale
bianca sulla scogliera
scambia ogni casa
per una nuvola e sale
svanendo nell’aria
cenere del tempo, nera

(Pollara, Isola di Salina)


da Deserto bianco 2020 Raffaelli Editore

 

sgusciamo insieme
tu dalla malinconia 
io dalle interpretazioni
se ti recito ti accolgo
la distanza non si sfuoca
e il corpo che mi parla
è un’altra lingua 


da La festa di un giorno normale 2012 Raffaelli Editore

 

Simona che hai
la sapienza istintiva delle donne
il fulmine nella voce secca
venuto quasi sovrapensiero – chissà
quale sentiero della mente
o delle vene chissà cosa contiene
la vostra legge misteriosa, giorni
lunghi di attenta osservazione silenzi
e fuochi vivi solo di immaginazione
precisione di colpi quasi vergognosa…


da Luce instancabile 2005 Raffaelli Editore

 

su Mosca volano
nuvole satellitari
ma dentro, dentro
dove dorme l'anima
l'alcol del cemento
danzano a milioni
con occhi di neve
si muovono lontano
lieve li conduce
una mano che risale
foresta nel loro tempo


da La festa di un giorno normale 2012 Raffaelli Editore

 

vedi che il tuo amore
non sta nelle parole
in una architettura
delle spiegazioni
sta negli occhi piccolini
che spalanchi quando arrivo
nelle tue immaginazioni
che riscopro mentre dormi


vedi che la nostra casa
è uno smisurato fermento
il salice del mio giardino
che fiorisce nel tuo centro


lo sai - un giorno andremo
non sentiremo più il tempo
saremo solo un sorriso di mani
e rose di luce nel vento

da Luce instancabile 2005 Raffaelli Editore

 

                                                …anche lei rideva per niente, e una sera,
                                                trottando dietro gli altri, si era fermata
                                                e si era messa a piangere perché dormire
                                                era una stupidaggine e rubava tempo all’allegria.
                                                C. Pavese, La bella estate


cosa conta stamattina
questo stanco paradiso, cieli
che rimbalzano nell’aria
nella rete che ci lega come rami

fiorisci presto, ed è già aprile
oltre le distanze che la mente
mi proietta, ombre lunghe
che nel buio della stanza

intercettano la poca luce, creano
un’altra forma scrivono sui muri
e la tua storia diventa un salto

da topino, da vispo animaletto
Marina pioggia senza vento, voce
azzurra, ladra sbarazzina

 

da Deserto bianco 2020 Raffaelli Editore