Gabriella Musetti

Gabriella Musetti è nata a Genova, è vissuta in molte città italiane ed estere, ora vive a Trieste. Organizza “Residenze Estive”,  Incontri internazionali di poesia e scrittura a Trieste e nel Friuli Venezia Giulia. Dirige “Almanacco del Ramo d’Oro, Nuova serie”, semestrale di poesia e cultura. E’ socia della Società Italiana delle Letterate. Ha fondato recentemente, insieme ad altre, la casa editrice Vita Activa (www.vitaactivaeditoria.it). Collabora a diverse riviste letterarie. É presente in alcuni testi e antologie critiche. Ha scritto libri per la scuola e curato pubblicazioni saggistiche tra cui: Sconfinamenti. Confini passaggi soglie nella scrittura delle donne (2008); Guida sentimentale di Trieste (2014), Dice Alice (2015), Oltre le parole. Scrittrici triestine del primo Novecento (2016).  In poesia ha pubblicato alcuni lavori tra cui: Obliquo resta il tempo, Lietocolle (2005); A chi di dovere, La Fenice (2007), Premio Senigallia; Beli Andjeo, Il Ramo d’Oro (2009); Le sorelle, La vita felice (2013); La manutenzione dei sentimenti, Samuele Editore (2015). Per quest’ultima opera ha ottenuto il premio speciale del Premio di Poesia San Vito al Tagliamento Edizione 2017. Hanno scritto sulla sua poesia: Biancamaria Frabotta, Marina Giovannelli, Francesco Tomada, Ida Travi, Silvia Rosa, Luigia Sorrentino, Giacomo Cerrai, Luigi Surdich, Donatella Franchi, Walter Chiereghin, Rossella Tempesta, Loredana Magazzeni, Fulvio Segato, Giovanni Fierro, Bianca Garavelli, Sergia Adamo, Sanja Roic, Rita Pacilio, Alida Airaghi, Matteo Bianchi, Ottavio Rossani, Mary Barbara Tolusso, Katia Pizzi, Fabrizia Ramondino. Curiosa e ritrosa osserva i cambiamenti di questo mondo instabile.
https://perigeion.wordpress.com/gabriella-musetti

Città

II

poi siamo arrivati a Manchester
per le prove legate al tuo lavoro
quei palloni di vetro così sottile
dove i monomeri si contano perfino
i gas si scontrano in velocità incostante

così inesperti e giovani da non sapere
che il rognone di agnello
è anche dolce con la gelatina

così distratti da sbagliare sempre
orario
arrivando a cena tardi
affannati e stanchi per un languore
insopprimibile

e mai il cameriere è riuscito
a svegliarci all’ora concordata

così ingenui da stupirci
per quel half a pint servito a me

da La manutenzione dei sentimenti, Samuele editore, Pordenone, 2015

Città

IV

in Rue Rollin abitavamo all’ultimo piano
con i tetti grigi a perdita d’occhio
come nelle cartoline vecchie di Parigi
i piccioni traballando
zampettavano sui tubi di ferro dei cornicioni
a raggiungere altezze sempre oltrepassate Le
cacche schiacciate di tanti cani
lordavano il marciapiede stretto
dove le macchine non parcheggiavano
e oltre la scalinata
una sola panchina era contesa
dai clochard quando non si scaldavano
alle bocche di fiato arso
della metropolitana
tra pochi alberi di Place de la Contrescarpe

ma noi eravamo giovani e irrequieti
dormivamo su materassi a terra
con un ficus rinsecchito ai piedi
sulla moquette stracciata e sporca
e quelle piastrelle gialle a rombi viola
nel gabinetto senza lavabo
e facevamo l’amore davanti al balcone
per essere più vicini al cielo

guardavamo i giocatori di scacchi
a Le Tuileries sbirciando da dietro
un albero storto
un bacio improvviso tra il cappotto
non si sfilacciava
perché a perdermi di te
anche il tocco di un mignolo
sul palmo della mano era bastante

da La manutenzione dei sentimenti, Samuele editore, Pordenone, 2015
 

Città

VIII

noi avevamo una palma
ma così grande che tre paia di braccia
occorrevano a cingerla

e degli ulivi nel giardino
laggiù in Sardegna
il gatto ci portava gli uccellini
sbudellati
fino alla porta di casa

e la mattina aprivamo inquieti
nello scoprire il regalo della notte

i figli giocavano in giardino
tra buganvillea e ortensie
e l’ansia della vita era lontana

ma quando non incalza
- l’impietosa - pare scorrere ovattata
ogni sensazione sembra bolla
di sapone       A volte domandiamo
cos’è accaduto      perché non godi appieno
l’istante che non è precario
come se soltanto l’incertezza
racchiuda il pienodenso del momento

da La manutenzione dei sentimenti, Samuele editore, Pordenone, 2015

(la confessione pubblica)

la confessione pubblica di questioni private è parola che rasenta l’atto spudorato e chiede energia sufficiente, quando non va in cerca di esibizione. è comunque una esposizione giocata sulla necessità del dire, se da una singola vita scaturisce come pegno. ma anche si dispone nella scia dei temi interroganti una generazione di donne adulte, domanda innovativa di ripensare il tempo che avanza.

da La manutenzione dei sentimenti, Samuele editore, Pordenone, 2015

(passaggi ibridati)

passaggi ibridati sono quei passaggi che tengono insieme le molteplici scabrose aperture di ogni singola vita, dalle dimensioni più intime e soggettive dell’amore, allargando sempre più i cerchi, a incontrare distanze che non sono nei luoghi, temporalità che si sporgono oltre il passato, legami impercettibili e radicali che connettono singoli individui.

il tempo e l’extratempo, che alcuni chiamano morte, quasi movimenti di prossima coincidenza.

da La manutenzione dei sentimenti, Samuele editore, Pordenone, 2015

(abitare il limbo)

abitare il limbo
di questo precario equilibrio
che le cose non mutino
mantenendo un nonnulla di distanza

si scoperchia lo spazio minuto
breve come un respiro
quel tuo respiro che va e che viene
quando ti fermi in attesa

non mi ero mai accorta che sedici scalini
sono tanti
diventano cento
in alcuni momenti
e lo spazio corto dove ruotiamo i corpi
per salire gli ultimi sei
è un luogo così esteso
che ti perdi alla mia vista
lontano nella nebbia


(a un certo punto)

a un certo punto (della giornata)
il re si mostra nudo - appare chiara
la debolezza massima evidente
l'inefficacia dell'inganno scopre
spaccature/fessure incise di netto nella
comprensione          Ma noi passiamo oltre
senza guardare
centellinando i momenti      Questa
corda tesa fino allo spasimo
si allunga oltre
la sua massima estensione

da La manutenzione dei sentimenti, Samuele editore, Pordenone, 2015

Spostamenti

I

sperimentiamo ogni giorno
come stiamo al mondo
tentando strade
che non arrivano
nei luoghi cercati
ma non è inutile il percorso
se schiude l'attimo incompiuto
se germina dalle prove
il tempo che trasforma

II

la vita ribalta ogni consenso
ogni dissenso ogni lagnanza
ogni esaltazione  Non ne
conviene il calcolo
Dei debiti o dei crediti
non puoi sommare o togliere
una mossa: non serve
la scacchiera neppure i dadi
e men che meno i vaticìnî

Da un lato della barriera tutto
è imprevedibile  Dal lato umano
 - invece - noi esseri senzienti
cacciati al mondo senza volerlo
(resta il patire questa esperienza)
cerchiamo con pazienza tra i sassi
prosciugati un sorso d'acqua breve

III

restando sui limiti
si arriva
a dare spazio dentro
l'isolamento
non sembra perdita
semmai ricerca
slancio di frammento

da La manutenzione dei sentimenti, Samuele editore, Pordenone, 2015

(frammenti frantumi)

frammenti frantumi in senso peggiorativo, la frantumaglia, ma recupera il senso di frangere rompere spezzare. tutto ci è dato per particelle di esistenza minuterie di vita di parole di immagini di suoni di affetti di moti che cerchiamo di raccogliere in ordine provvisorio. benché difficile e anche inutile è il nostro modo di stare al mondo.
la mancanza si avvicina alla perfezione.

da La manutenzione dei sentimenti, Samuele editore, Pordenone, 2015

Tre immagini di un epilogo

III
            Lezione di logopedia

gli orologi misurano il tempo
le aquile volano in cielo
il lume illumina la cantina
e Valentina è tornata bambina

da La manutenzione dei sentimenti, Samuele editore, Pordenone, 2015