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Primo passo dell’Ecosistema regionale dell’innovazione: nasce la Fondazione per la gestione delle risorse e l’avvio delle attività

Presentato dall’Università di Bologna, il progetto per la transizione sostenibile in Emilia-Romagna è il risultato di un grande lavoro di squadra. I rappresentanti delle Università emiliano-romagnole, il CNR, ENEA e INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) insieme ad ART-ER hanno firmato per la costituzione della Fondazione che dovrà gestire le azioni più efficaci per la tutela dell’ambiente

I rappresentanti delle Università emiliano-romagnole, il CNR, ENEA e INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) insieme ad ART-ER hanno firmato ieri, a R2B, il Salone Internazionale della Ricerca e dell’Innovazione, per la costituzione della Fondazione che dovrà gestire il progetto regionale da oltre 100 milioni di euro di investimenti nel territorio. E' il primo passo dell’Ecosistema regionale dell’innovazione, il progetto dell’Emilia-Romagna per sostenere la transizione ecologica del sistema economico e sociale del territorio che ha ottenuto il punteggio più alto nel bando dedicato del PNRR - Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Presentato dall’Università di Bologna come soggetto proponente, il progetto Ecosistema per la transizione sostenibile in Emilia-Romagna è il risultato di un grande lavoro di squadra che ha visto operare insieme l’intera rete degli Atenei regionali - l’Università di Ferrara, l’Università di Modena e Reggio Emilia, l’Università di Parma, l’Università Cattolica del Sacro Cuore e il Politecnico di Milano sedi di Piacenza- il CNR, con ENEA e INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), sotto il coordinamento della Regione attraverso ART-ER, la società consortile regionale per la crescita sostenibile, l’innovazione e l’attrattività.

Il progetto intende sostenere la transizione ecologica del sistema economico e sociale regionale a favore di centri di ricerca e imprese, per un trasferimento di conoscenze che contribuisca nei prossimi anni alla riconversione dei processi produttivi, alla creazione di buona occupazione e ad azioni più efficaci per la tutela dell’ambiente.

La Fondazione lavorerà alla riconversione dei processi produttivi in ottica di sostenibilità e ad azioni più efficaci per la tutela dell’ambiente. Il progetto entra ora nella fase di elaborazione di dettaglio, le attività dovranno partire entro l’estate e concludersi entro inizio 2026.