Humanitarian interpreting

PROGETTI DI RICERCA

“Il lavoro degli interpreti nel XXI secolo è caratterizzato dalla necessità di adattarsi a una molteplicità di contesti e modalità di lavoro. Uno di questi contesti è quello umanitario: nelle zone di conflitto, in aree colpite da disastri o nei campi per rifugiati, per esempio, gli interpreti devono far fronte a richieste e realtà specifiche. Come rispondono gli interpreti? Come vengono preparati per affrontarle? Quali sono le iniziative per aiutarli e proteggerli?”

                    - Marc Orlando, First Symposium on Interpreter Training and Humanitarian Interpreting, Monash University, Melbourne, Australia 1 e 2 Aprile 2016.

I migranti e i profughi che arrivano sulle coste italiane portando con sé esperienze di vita drammatiche, sono al centro di un’importante emergenza umanitaria che il nostro Paese si trova oggi a dover affrontare. Per comprendere e far comprendere bisogni e istanze in questo delicato contesto, l’interpretazione umanitaria è oggi uno strumento particolarmente richiesto, in grado di superare le profonde diversità linguistico-culturali che spesso esistono tra i migranti e chi si trova ad accoglierli.

Il primo corso di base in interpretazione umanitaria in Italia nasce dalla collaborazione tra il Dipartimento di Interpretazione e Traduzione dell’Università di Bologna - Campus di Forlì e la Faculté de Traduction et d’Interprétation dell’Università di Ginevra.

Non esistendo corsi di formazione per interpreti in grado di far fronte alle necessità comunicative di operatori e richiedenti asilo, questa prima iniziativa punta a fornire competenze fondamentali di interpretazione consecutiva e di etica professionale. Inoltre, è pensato per migliorare le capacità di comprensione e produzione in lingua italiana, con un’attenzione particolare per i registri colloquiali e specialistici.

Il corso, che gode del patrocinio del Comune di Forlì, è pensato in particolare per gli interpreti della Commissione Territoriale per il Riconoscimento della Protezione Internazionale di Bologna - Sezione di Forlì-Cesena (con sede presso la Prefettura di Forlì), ed è organizzato dal Dipartimento di Interpretazione e Traduzione dell’Alma Mater. Grazie al sostegno di Università di Bologna e Università di Ginevra, il corso è gratuito. Si svolge in modalità blended learning, con un primo seminario in aula (che si è tenuto il 30 giugno e 1 luglio scorsi al Dipartimento di Interpretazione e Traduzione di Forlì), seguito da un programma di formazione individuale online realizzato tramite la piattaforma virtuale messa a disposizione dalla Faculté de Traduction et d’Interprétation di Ginevra.  Al termine del corso, a coloro che avranno superato con successo tutte le attività formative previste sarà rilasciato un certificato di frequenza dai due atenei che collaborano all’iniziativa.

Sono 12 – nove donne e tre uomini – gli interpreti che stanno partecipando alla prima edizione del corso. Arrivano da Costa d’Avorio, Ghana, Guinea, Nigeria, Pakistan, Senegal, Tunisia e Ucraina.