DEAR - End Climate Change, Start Climate of Change: A Pan-European campaign to build a better future for climate-induced migrants, the human face of climate change (#ClimateOfChange)

Progetti in ambito di terza missione; Africa subsahariana; Europa

Finanziato dalla Commissione Europea, DEAR Programme

La temperatura media della Terra è in costante aumento e le conseguenze catastrofiche del
cambiamento climatico sono sempre più evidenti in quei fenomeni, come desertificazione e e perdita
della terra coltivabile, che saranno visibili solo con il passare del tempo. Ma la desertificazione, la
siccità, gli uragani, e gli allagamenti non sono un problema solo per l’ ambiente. Bisogna ancora
definire tutte le implicazioni, che colpiscono chi lascia la propria casa in cerca di migliori opportunità.
La correlazione tra cambiamento climatico e migrazioni non è semplicemente di causa ed effetto: al
contrario è un fenomeno complesso che deriva da molteplici fattori e variabili. I dati più recenti
mostrano che le migrazioni stanno aumentando: lavoratori, famiglie, e intere comunità si spostano
principalmente all’interno del proprio paese, regione, continente e, spesso, oltreoceano.
Lo scopo di End Climate Change, Start Climate of Change - in breve #Climate of Change - è
sensibilizzare ragazze e ragazzi, per comprendere la complessa relazione tra cambiamento climatico
e migrazioni, e per creare un movimento di persone informate pronte a cambiare stile di vita e
pretendere nuove politiche ambientali. L’iniziativa è sponsorizzata dalla Commissione Europea con
il progetto DEAR (Developement Education and Awareness Rising), che supporta iniziative
riguardanti i cittadini UE in questioni sociali, economiche, e ambientali di rilevanza globale.
Comunque sia, rivoluzionare il comportamento del singolo non è abbastanza: è necessario creare un
network europeo di giovani che collaborano per la richiesta di un cambiamento collettivo a livello
locale, nazionale ed europeo. Vi partecipano 16 organizzazioni europee guidate da WeWorld, tra cui
CSO, ONG, e università, che hanno unito le forze per raggiungere questo obiettivo. Esse hanno
lavorato dall’inizio del 2020 per pianificare non solo ricerche e dibattiti nelle scuole e università, ma
anche una comunicazione pan-europea e una campagna di sensibilizzazione, sia online che offline,
che raggiungerà milioni di ragazzi e ragazze di età tra i 16 e i 35 anni, residenti nei 23 stati membri
dell’UE.
In oltre 40 mesi di interventi, #ClimateofChange mira a creare un movimento di persone disposte non
solo a cambiare abitudini per favorire la sostenibilità, ma anche volenterosi di prendere parte alla
richiesta di politiche per affrontare il cambiamento climatico, identificandolo come uno dei principali
motori della migrazione e della dispersione delle popolazioni. Infatti, l’idea alla base che guida tutte
le nostre attività, è che la guerra al cambiamento climatico non può scaturire soltanto dalla volontà di
una persona, ma dallo sforzo comune di cittadini e politici.
L’Università di Bologna partecipa nel progetto grazie al coinvolgimento di quattro dipartimenti:
Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali (DSPS), Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-
Alimentari (DISTAL), Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia (SDE), e
Dipartimento di Storia, Culture e Civiltà (DISCI) in una prospettiva interdisciplinare.