Iniziativa di Emergenza per la Protezione dei Rifugiati e della Popolazione a Rischio di sfollamento nell’Area C della West Bank e a Gerusalemme Est

Il Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna è impegnato da anni nel sostegno di processi di inclusione sociale e scolastica in Palestina. Nell’ambito di uno dei progetti di emergenza finanziato dall’Agenzia della Cooperazione Italiana allo Sviluppo, in particolare, un gruppo di docenti e ricercatori del Dipartimento si è occupato della parte educativa contenuta nell’“Iniziativa di Emergenza per la Protezione dei Rifugiati e della Popolazione a Rischio di sfollamento nell’Area C della West Bank e a Gerusalemme Est”.

L’azione dell’Alma Mater si è concentrata sull’assistenza tecnica ai referenti del Ministero dell’Istruzione e dell’Università, sulle tematiche dell’educazione inclusiva e sul supporto psicosociale in situazioni di emergenza. Il progetto, durato 7 mesi, è stato supportato da GVC onlus (Bologna) e EducAid (Rimini), puntando a rafforzare le capacità di resilienza delle comunità coinvolte con azioni di supporto materiale, psicosociale e di advocacy.

Attraverso un approccio di protezione integrato e partecipativo, l’intervento ha contribuito a prevenire e mitigare gli effetti negativi che derivano dalle azioni di coercizione e dalle violazioni dei diritti umani perpetrati, seppur con differenti livelli di intensità, nei territori palestinesi, soprattutto in Area C (in questo progetto a Hebron e Tubas). L’azione del Dipartimento di Scienze dell’Educazione si è concentrata sui minori in età scolare, in un contesto che vede i minori particolarmente vulnerabili ed esposti. Il Dipartimento ha offerto assistenza tecnica ai referenti del MoEHE (Ministry of Education and Higher Education) sulle tematiche dell’educazione inclusiva e sul supporto psicosociale in situazioni di emergenza.

In particolare, si è iniziato a sviluppare, con un approccio di ricerca-formazione, un Index for Inclusion and Empowerment da utilizzare nelle scuole per progettare interventi educativi maggiormente efficaci, inclusivi ed emancipatori. L’Index è già stato applicato in una prima sperimentazione, che ha posto le basi per far partire nei prossimi mesi un più ampio processo di ricerca applicata all’interno del sistema educativo del Paese. 

Con questo obiettivo l’Alma Mater ha realizzato attività seminariali con i referenti del Ministero dell’Istruzione e dell’Università palestinese in modo da poter condividere con loro la proposta metodologica sia dal punto di vista teorico che nella sua applicazione operativo-didattica. Tra le altre attività del progetto, il gruppo di esperti dell’Università di Bologna ha inoltre promosso un convegno su “Inclusive Education as Tool for PsychoSocial Support”, nel corso del quale l’Index for Inclusion and Empowerment è stato presentato alla comunità nazionale ed internazionale impegnata a sostenere processi di inclusione sociale e scolastica. Un appuntamento al quale hanno partecipato, tra gli altri, il Ministro e il Viceministro del Ministero dell’Istruzione e dell’Università, oltre che rappresentati delle più importanti organizzazioni internazionali (UNICEF, UNRWA, UNESCO, Banca Mondiale).

 

Collaborazioni:

  • EducAid
  • GVC Onlus
  • Palestinian Ministry of Education and High Education (MoEHE)