Gli studenti dell'Emilia-Romagna sfidano il Coronavirus con le soluzioni di Oper.TEN

L'attenzione alla sicurezza individuale, l'informazione e la connessione che parlano la lingua del digitale, l'intrattenimento intelligente per i bambini e, soprattutto, la lotta alla solitudine degli anziani. Quattro ambiti della nostra 'nuova' vita quotidiana, affrontati dagli studenti durante Oper.TEN, il percorso di progettazione promosso dall’Università di Bologna, in collaborazione con AlmaCube e AlmaLabor.

Dieci giorni di tempoquattro squadre di studenti degli atenei emiliano-romagnoli e una grande sfida: ecco gli ingredienti di Oper.TEN, il percorso di progettazione promosso dall’Università di Bologna, in collaborazione con AlmaCube e AlmaLabor, per risolvere quattro attualissimi problemi "al tempo del coronavirus”.

La creatività dei nostri studenti è una risorsa preziosissima e questa iniziativa ne è un’ulteriore testimonianza: in appena dieci giorni di lavoro sono nate soluzioni innovative, semplici e di immediata applicazione ad alcuni dei problemi più diffusi in queste settimane di emergenza”, dichiara Francesco Ubertini, rettore dell’Università di Bologna. “Ringrazio tutte le studentesse e gli studenti che hanno partecipato a questa iniziativa e tutte le aziende e le istituzioni che si sono rese disponibili per collaborare. Solo con l’impegno congiunto di tutti riusciremo a fare il passo avanti di cui ora abbiamo bisogno”.

Anziani che diventano “cantastorie” digitali con l’aiuto di figli e nipoti. Un sistema di prenotazione e ritiro programmato della spesa. Un pacchetto di strumenti didattici pensato per aiutare educatori e famiglie nella gestione domestica dei bambini. Una rete di recupero dei device elettronici non utilizzati, da offrire a chi ne ha bisogno per la didattica online. Ecco le soluzioni delineate dagli studenti universitari che hanno partecipato a Oper.TEN. 


LE SOLUZIONI DI OPER.TEN: “ESCI I NONNI”
Come aiutare gli anziani soli a sentirsi utili e connessi a familiari e amici pur restando in casa?

La soluzione ideata dagli studenti di Oper.TEN si chiama “Esci i nonni”. Ideato con il supporto di Auser e del Comune di Bologna, il progetto “Esci i nonni” si compone di una pagina Instagram, di un podcast e di una pubblicazione cartacea. Una serie di strumenti pensati per essere riempiti di storie e di immagini che figli, nipoti e parenti potranno raccogliere parlando, ascoltando, coinvolgendo i loro familiari più anziani. 

LE SOLUZIONI DI OPER.TEN: “SAFE IT EASY”
Come garantire la possibilità di fare la spesa in sicurezza nei supermercati?

Ideato insieme a Coop Reno Legacoop Bologna nell’ambito del progetto Think4Food, “Safe IT Easy” è un sistema che consente di ordinare la spesa da casa per poi andarla a ritirare già pronta al supermercato. Il progetto prevede anche la possibilità di creare network solidali di condominio per fare ordini comuni e limitare così gli spostamenti.

LE SOLUZIONI DI OPER.TEN: “KIT-INSEGNA”
Come intrattenere in modo attivo i più piccoli sostenendo così i genitori che lavorano da casa? 

Ideato con il supporto di IES - Istituzione Educazione e Scuola Giovanni Sedioli, di Archilabò e di Confindustria Emilia Area Centro, "KIT-INSEGNA" racchiude una serie di strumenti pensati per aiutare gli educatori a proseguire il percorso formativo dei bambini anche a distanza. In questo modo, i genitori che si trovano a lavorare da casa saranno sostenuti e guidati dalle maestre nell'organizzazione delle attività per i più piccoli, con nuovi giochi e moduli educativi da “attivare” durante la settimana.

LE SOLUZIONI DI OPER.TEN: “DIGITALI & UGUALI”
Come offrire a tutti la possibilità di essere connessi e informati, in modo da poter affrontare al meglio questa situazione di emergenza? 

Nato con il supporto del Comune di Bologna, di Auser, di Istituzioni scolastiche autonome della città di Bologna, del Comune di Sesto Fiorentino e di YOOX NET-A-PORTER GROUP, il progetto "Digitali & Uguali" si rivolge a tutti coloro che hanno un vecchio smartphone o un computer portatile nel cassetto, ancora funzionante ma non più utilizzato. Oltre a mettere in contatto i donatori con chi ha necessità di un device, il progetto prevede un servizio di assistenza tecnica e un sistema di ritiro e consegna a domicilio dei dispositivi.