GREAT - Gestione delle Risorse Economiche, Ambientali e del Territorio nella Dry Zone (Myanmar)

AICS/MAE

Il Myanmar si trova nel sud est asiatico e copre un‘area di 676.577 Km2. La popolazione e‘ di circa 56 milioni di abitanti di cui il 31% si trova in aree urbane e il 69% in quelle rurali. Il Myanmar è tuttora un paese agricolo e l‘agricoltura è la colonna portante della sua economia contribuendo per circa il 35% alla formazione del PIL e occupa oltre il 60% della forza lavoro. Nonostante tale importante ruolo dell‘agricoltura, ci sono zone nelle quali gli abitanti sono soggetti a condizioni di vita precarie caratterizzate da insicurezza alimentare da limitate opportunità lavorative. Una di queste è la Dry Zone, situata nella parte centrale del paese che rappresenta approssimativamente il 10 – 13% dell‘area totale. La Dry Zone ha una popolazione pari al 27% dell‘intera popolazione.

La sussistenza delle popolazioni della Dry Zone è altamente dipendente dalla stagione dei monsoni, provenienti da sud ovest, i quali forniscono alla regione una piovosità irregolare. La più recente indagine sulla situazione della sicurezza alimentare nella Dry Zone condotta dal Programma Alimentare Mondiale (PAM) nel febbraio 2011, in collaborazione con diversi partner, tra i quali TDH Italia, ha evidenziato che il 40% della popolazione è vulnerabile per la sicurezza alimentare e, tra questi, la fascia più a rischio è composta dai senza terra, che vivono di lavori occasionali, e dai piccoli agricoltori. Le condizioni piu‘ precarie in termini di sicurezza alimentare sono state riscontrate in zone che includono anche le Province di Yenanchaung e Natmauk, in cui TDH Italia sta lavorando sin dal 2004. 

Obiettivo del progetto è quello di rafforzare la resilienza delle comunità rurali della Dry Zone del Myanmar nei confronti dei cambiamenti climatici. Le attività previste permetteranno agli abitanti di migliorare le proprie condizioni nutrizionali e di reddito attraverso la diversificazione, la destagionalizzazione delle attività produttive e l’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse ambientali ed economiche disponibili.

Le conseguenze dei cambiamenti climatici verranno affrontate mediante una strategia che agirà su tre livelli, diversi ma saldamente interconnessi:

  1. Miglioramento della piccola produzione agricola, dei micro allevamenti familiari e della nutrizione nei villaggi;
  2. ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse del territorio a livello comunitario;
  3. rafforzamento delle competenze delle istituzioni pubbliche coinvolte nello sviluppo rurale e, soprattutto, della gestione delle risorse idriche a livello regionale.

 

Il gruppo di orticoltura del Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, realizzerà la consulenza scientifica e l’attività di formazione per aumentare le competenze delle Istituzioni pubbliche (l’Università Yezin in primis).

 

Collaborazioni:

Il progetto, iniziato nel 2017, è finanziato da AICS e dal Progetto Continenti, ed è realizzato da Terre des Hommes Italia, con il coinvolgimento dell’Università Yezin di Scienze Agronomiche del Myanmar.