Analisi della violenza nelle relazioni genitori-figli adolescenti

“Visti e non guardati”

Sandra Sicurella

La ricerca

Il CIRViS, “Centro Interdisciplinare di Ricerca sulla Vittimologia e sulla Sicurezza”, è un'articolazione del Dipartimento di Sociologia e Diritto dell'Economia, che ne nomina il responsabile scientifico.
L’area di interesse è da sempre contrassegnata da un preciso taglio interdisciplinare, che rappresenta l’elemento centrale nell’approccio adottato dal Centro allo studio dei problemi della devianza, della sicurezza e, soprattutto, della vittimizzazione, tutte tematiche affrontate in modo integrato e coordinato rispetto ai contributi ed agli spunti che le singole discipline sono in grado di offrire.
Il CIRViS è stato coinvolto da un gruppo di ricerca spagnolo (UNIVERSIDAD DE JAÉN), che indaga da tempo questo fenomeno, per la somministrazione di un questionario nelle scuole secondarie, volto ad indagare le relazioni genitori-figli adolescenti al fine di intercettare segnali inerenti alla violenza filio-parentale che, come altre forme di abuso intrafamiliare, ha registrato un incremento durante l’emergenza sanitaria. L’obiettivo dello studio è quello di somministrare il questionario, già validato in altri paesi, ad un campione rappresentativo di studenti italiani al fine di ottenere maggiori informazioni rispetto all’entità e alle caratteristiche del fenomeno per poter individuare strategie preventive e di intervento.

La mia attività di ricerca in ambito socio-criminologico e vittimologico è in buona parte orientata all’approfondimento di forme di violenza e di vittimizzazione nell’ambito familiare con particolare attenzione ai minori e alle loro condizioni di vulnerabilità. Nello specifico ho condotto studi e ricerche in tema di violenza assistita da maltrattamento sulle madri e di adolescenti violenti in famiglia, più recentemente anche con l’obiettivo di mettere in relazione queste due forme di abuso che spesso appaiono correlate.

Impatto sociale

Il tema oggetto della ricerca è un fenomeno poco indagato, soprattutto in Italia, ma non nuovo; ciononostante, le costrizioni dettate dall’emergenza sanitaria, che hanno comportato non solo la chiusura delle scuole ma anche restrizioni agli spostamenti, condizioni di isolamento sociale e una convivenza forzata, hanno complicato situazioni familiari già fragili, segnate da episodi di violenza. L’obiettivo è pertanto duplice in quanto, da una parte, è prevista una restituzione dei risultati della ricerca alle scuole per poter avviare dei progetti di sensibilizzazione sul tema e, dall’altra, è prevista altresì la condivisione di linee guida con operatori sociali e sanitari, che interagiscono con giovani adolescenti.

UN PROGETTO DI

Sandra Sicurella

Professoressa associata
Dipartimento di Sociologia e Diritto dell'Economia

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